Dalla cima della collina, il parco si apre alla campagna.
Il parco custodisce il fascino di un giardino segreto, lussureggiante e costellato di alberi secolari. Cipressi, olmi, noci, gelsi e querce, da cui deriva il nome stesso di Sarcedo – dal latino querquetum – scandiscono le infinite sfumature di verde.
Ai piedi della Villa, dove la grande peschiera s’incastona nella roccia viva, l’antico brolo ospita alberi da frutto e curiose piante esotiche. Oltre ai confini della proprietà, dove il parco muta in un dolce saliscendi, piccole radure boschive si alternano ai campi coltivati.